L’Hotel Plaza Opéra, in occasione della sua riapertura, è fiero di presentare alla città un nuovo, emozionante progetto di arte contemporanea ideato dalla curatrice e storica dell’arte Floriana Spanò.
Si tratta di un percorso tra gli spazi dell’hotel dal titolo “Paesaggi interiori”.
“Sono cinque gli artisti coinvolti nel progetto: Simona Cavaglieri, Andrea Ciriminna, Simone Haug, Andrea Pinchi e Salvo Rivolo, che con peculiarità stilistiche e materiali differenti ci accompagneranno nel loro paesaggio interiore” ci racconta Floriana Spanò.
“In ognuno di noi esiste un paesaggio interiore, una sorta di geografia dell’anima in cui gli elementi trovano collocazione durante il corso della vita. È uno sguardo interno, riflesso dello sguardo di ogni individuo sul mondo, modellato dalla presenza costante di quel paesaggio fatto di luoghi e persone mentre la vita dispiega il suo corso. Non è un paesaggio tangibile, spesso immaginario, a volte reale e legato ad un ricordo. Ognuno, a suo modo, viene
trasportato in quel luogo, sotto l’impulso scaturito da un odore, un sapore, un colore.
La mente repentinamente costruisce un’ immagine e senti che ti appartiene, racconta di te e di ciò che hai vissuto.”
“Quel paesaggio ti consente di fare un viaggio dentro te stesso attraverso i fili delle relazioni che hai costruito dentro e fuori di te. È un processo creativo, di trasformazione e adattamento che conferisce il senso di ciò che siamo, del senso e delle impronte che lasciamo nel nostro paesaggio. Ciascuno degli artisti, con peculiarità stilistiche e materiali differenti, ci accompagnerà nel proprio paesaggio interiore.”
Il percorso si svilupperà attraverso la hall e gli spazi di attesa, per poi proseguire verso gli ultimi due piani della struttura, nelle camere più prestigiose, tra le quali le due suite, una junior suite e una camera deluxe. Nelle date successive all’inaugurazione, i visitatori potranno accedere al percorso su prenotazione, mentre gli ospiti delle camere oggetto del percorso avranno la possibilità di vivere l’opera in modo più intimo, all’interno del loro spazio di alloggio.